Bepi 1951 (Collegio Manfredini)
Bepi 1951 (Collegio Manfredini)
Bepi: 1964
Chiesa di Barbarano 1967: Bepi e Giuliana sposi
Bepi e Giuliana: il discorso al pranzo di nozze
Antonio recita la poesia al matrimonio di Bepi e Giuliana nel 1967
Alberto ed Enrico Zeffiro nel 1995
Bepi Zeffiro e Giuliana Pialli nel 1995
BEPI (testo tratto dai ricordi di mamma Clelia)
Nasce a Zovencedo il 10 gennaio 1941.
Bepi iniziò la scuola elementare all'età di cinque anni, come primo maestro ebbe Ulisse.
Poi entrò nella scuola media a 11 anni, dopo aver sostenuto un esame di ammissione; a quei tempi si poteva accedere alla scuola media solo dopo una selezione severa. Clelia ricorda che Bepi riuscì a superare l’esame con il minimo dei voti non perché fosse poco dotato, anzi era il primo della classe, ma perché era molto timido e timoroso per il nuovo ambiente. Da Zovencedo a Vicenza il passo era decisamente lungo.
Eppure, riferisce Clelia, Bepi era il più “ciacolon” della famiglia, era come una macchina, non finiva mai di parlare, di domandare, di raccontare e farsi raccontare; era di temperamento aperto e giocondo.
Solo nell’adolescenza, intorno ai 16 o 17 anni ebbe un momento di crisi: diventò serio e taciturno, restava seduto in disparte silenzioso per ore e ore. (Mamma diceva che era stata per una delusione amorosa).
Terminata la scuola media, viste le difficoltà del trasporto, si pensò di iscrivere Bepi al collegio Manfredini di Este dove frequentò il liceo classico. Qui si distinse come uno dei migliori alunni della scuola; spesso vinse il primo premio. Papà e mamma si sentivano orgogliosi per il proprio figlio; alla festa della premiazione molti andavano a complimentarsi con loro non solo per la bravura del ragazzo ma anche per la sua modestia e bontà d’animo.
Bepi tornava a casa solo per le feste natalizie e le vacanze estive; in casa era un grande aiuto, non si stancava mai di spaccare la legna e cercava di aiutare la mamma e il papà in tutte le faccende. Lavorava cantando, era sempre sereno e scherzoso, aveva, come il padre, la battuta pronta e portava il buonumore come un vestito abituale.
Era una festa per tutti quando Bepi tornava dal collegio; per fare penitenza, nel periodo di Quaresima, Bepi rinunciava al pezzetto di cioccolato che gli veniva dato per merenda; così ne metteva da parte una bella scatola che portava a casa e divideva con tutti i fratelli. Saltavano fin sul soffitto dalla gioia!
Bepi, durante l’estate, non lavorava solo a casa ma, per guadagnare qualcosa, cercava qualche impiego extra. Per esempio, per un periodo, si recò a Cortina dove lavorò come benzinaio, a Trento andò per raccogliere le mele, un anno rimase a casa per raccogliere e vendere chili e chili di corniole (specie di bacche rosse selvatiche).
Bepi si laureò in medicina il 5 dicembre del 1965 con il massimo dei voti e la lode; per un mese continuò a girare in moto in cerca di un posto di lavoro. Si prese delle grandi gelate, quando tornava a casa era tutto intirizzito come un ghiacciolo.
Il primo posto di lavoro fu a Mezza Selva (in montagna); iniziò nei primi giorni di gennaio (forse il sette gennaio). Sono stati mesi di galera, i viaggi in moto probabilmente gli minarono la salute e furono uno dei motivi dell’asma.
Poi trovò lavoro a Belluno; poco dopo, nel 1967, si sposò con Giuliana Pialli; quindi si trasferì a Bassano e infine, dopo qualche anno, si trasferì a Preganziol (in provincia di Treviso) dove tuttora vive.