Lucia sopra la cisterna dell'acqua -San Giovanni 1956:
Lucia nel 1965 a 9 anni
Lucia e Adriano sposi nel 1988
Nicola nel 1985 (con Giulia in braccio) a 6 anni
Nicola nel1996 a 17 anni
LUCIA (dai ricordi di mamma Clelia)
Nasce il 19 gennaio 1956 a San Giovanni.
Rispetto a Caterina il carattere di Lucia, riferisce Clelia, era più forte e difficile da comandare, meno adattabile ai lavori domestici. Del resto Clelia non insisteva più di tanto perché già c’erano le sorelle più vecchie che ci pensavano; si sa, gli ultimi geniti hanno sempre avuto qualche vantaggio nel menage familiare.
Fu la prima a frequentare le nuove scuole medie di Barbarano. Quando morì papà Ulisse aveva 12 anni. Clelia le disse che non poteva assolutamente mandarla a studiare perché mancavano i soldi. La situazione economica era veramente difficile: in casa c’erano ancora otto figli da mantenere e Clelia non sapeva come fare a tirare avanti con la piccola pensione di Ulisse. Ma Lucia puntò i piedi, le piaceva andare a scuola, riusciva bene perché era intelligente e studiosa, diceva che non voleva essere trattata diversamente dai suoi fratelli che avevano avuto la possibilità di continuare gli studi. Così Clelia accettò la sfida e la mandò a studiare a Noventa, all’istituto tecnico commerciale. Per far quadrare i conti in famiglia Clelia faceva i salti mortali, si adattava anche a fare piccoli lavori di sartoria (da Primo Matteazzi); guadagnava pochissimo lavorando molte ore ma si accontentava pur di prendere qualcosa; anche la vendemmia era un’occasione per arrotondare le magre entrate della famiglia.
A dire il vero, riferisce Clelia, la vita è stata sempre dura; appena acquistata la casa a Barbarano c’erano parecchi debiti e si sono fatte tante economie per poterli pagare; quando è morto Ulisse, fortunatamente i debiti erano stati pagati, altrimenti la situazione economica sarebbe veramente precipitata.
Lucia mantenne un profitto molto alto anche nella scuola superiore; non ebbe momenti di sensibile calo come i fratelli. Tuttavia mantenne sempre un carattere indipendente e difficilmente influenzabile dai valori tradizionali della famiglia. Per questo gli scontri con mamma Clelia furono duri e frequenti. I motivi più frequenti di scontro dipendevano dalla religione (l’obbligo di andare in chiesa), dalla richiesta di autonomia e libertà (uscite serali e domenicali con gli amici), dai costumi morali (modestia nell’abbigliamento e nel linguaggio, controllo delle letture personali, ecc. ecc.).
Erano definitivamente passati gli anni dei figli obbedienti e docili alla volontà dei genitori.
Durante l’estate anche Lucia, come Caterina, andava a lavorare per guadagnare qualcosa e rendersi più indipendente nelle spese personali; non si usava più depositare i soldi per le necessità generali della famiglia, ora ognuno pensava a sé stesso.
Dopo la Ragioneria Lucia si iscrisse all’Università alla facoltà di scienze politiche ma presto scoprì che non era il tipo di studi che la interessava. Allora frequentò un corso parauniversitario di Dietologia a Verona; si diplomò e cercò lavoro in varie sedi. Poi si sposò con Adriano Pilotto da cui ebbe un figlio (Nicola). Si stabilì, dopo varie vicissitudini, a Schio dove tuttora vive.